sabato 10 luglio 2010

Alsazia

In questo periodo mi sta' montando un nuovo interesse per l'Alsazia un po' per i ricordi di un viaggio fatto 20 anni fà e un po' per i suggerimenti di Enrico.
Così mi sono intrufolato ad una degustazione Ais sul tema, dove sono stati serviti i vini dell'azienda "Vin d'Alsace Dirler-Cadé":

Riesling Grand Cru Spiegel 2006
Pinot Gris Grand Cru Kessler 2004
Gewurz Traminer Grand Cru Kitterlé 2007
Riesling Grand Cru Saering Vendages Tardives 2004

Risultato della serata: stiamo già parlando con alcuni amici di organizzare una spedizione il prossimo autunno.

PS. La sorpresa della serata è stata il Pinot Gris, vino a me quasi completamente sconosciuto.

giovedì 24 giugno 2010

Champagne, che goduria!

Il lunedì è sempre il lunedì.
Poi capita che ci siano dei lunedì più lunedì di altri per molti motivi:

  • Il fine settimana appena passato è stato più simile a gennaio che a giugno.....
  • Al lavoro i fornitori sono sempre più in ritardo......
  • Hai scoperto che McIntyre quest'anno lascerà davvero la Menssana....
Per fortuna ogni tanto qualche degustazione ha il potere di farti sembrare tutto migliore.

Lunedì scorso ho partecipato ad una degustazione di Champagne presso la Delegazione Fisar di Firenze: un Blanc de Blancs, due Blanc de Noirs e una cuvée classica millesimata.

Queste le forze in campo:

Paul Goerg Champagne Blanc de Blancs

Benoit Lahaye Champagne Grand Cru Banc de Noirs Cuvée Prestige (Pinot nero 100%)

J. Charpentier Cuvée Pierre Henry (Pinot Meunier 100%)

André Clouet Millesime 2005


La mia personalissima classifica ha visto in vantaggio la finezza del Blanc de Blancs (lunghissimo), seguita a pochissime lunghezze di distanza dal Millesimato di André Clouet (caratterizzato da un piacevolissimo sentore di pompelmo rosa sotto le caratteristiche note di crosta di pane).

I Blanc de Noirs, seppur molto buoni, li ho trovati più adatti ad accompagnare un pasto piuttosto che alla semplice degustazione.....









martedì 15 giugno 2010

Pfefferer 2008 Colterenzio

Adesso è veramente arrivato il caldo e con questo le cene estive a base soprattutto di cibi freschi preparate da mia moglie, che raggiungeranno il top quando il nostro orticello inizierà a produrre (quest'anno siamo in sensibile ritardo a causa dell'andamento climatico di maggio).

Di conseguenza il consumo di vini rossi è relegato alle rarissime cene a base di piatti più elaborati e si và alla grande con vini bianchi freschi a cui si chiede semplicemente di accompagnare il pasto attenuando la calura.
Ieri sera ho estratto dalla cantina una bottiglia di Pfefferer 2008, un moscato giallo vinificato secco della Cantina Produttori Colterenzio.

Il naso è sicuramente interessante, pieno di frutti bianchi maturi come pesca e nespola; in bocca colpisce subito la sensazione "dolce" che lo rende un vino "eccezionale" per mia moglie (io avrei preferito un pizzico di acidità in più).

Tutto sommato una bevuta piacevole e insolita per 7 euro.

venerdì 11 giugno 2010

La Dolce Vita

Malgrado i 41 anni suonati ancora provo a praticare uno sport a livello agonistico, con l'unico obiettivo di mantenere sotto controllo il girovita.
Il problema è che oltre agli allenamenti ogni tanto ci scappa una cena per cementare lo spogliatoio con il risultato che le (poche) calorie consumate vengono ampiamente rinpinguate.
Qualche giorno fà abbiamo fatto la cena di fine stagione in un locale di Montevarchi (AR) che personalmente non conoscevo, La Dolce Vita.
Il locale si trova in località Villanuzza, dove alcuni anni fà c'era un ristorante (La Villanuzza per l'appunto...) adatto solo ad uno spuntino veloce durante la pausa pranzo.
La sorpresa è stata notevole, una cena a base di pesce molto appetitosa con portate anche a base di crostacei serviti crudi a dimostrazione della freschezza della materia prima, in un ambiente molto carino e confortevole.
La spesa è stata di 44 euro, influenzata sicuramente anche dalle numerose bottiglie di Prosecco con cui abbiamo accompagnato la cena.

PS. Non chiedetemi il nome del Prosecco perchè non me lo ricordo, senza infamia e senza lode ma a queste cene non si può essere troppo esigenti.

mercoledì 19 maggio 2010

Degustazione Bendata di Bolgheri Rosso

Le degustazioni bendate sono sempre molto interessanti, un po' perché mettono a nudo le tue capacità di degustatore, ma soprattutto perché sono "senza paracadute" per i vini.
Nessuno può guadagnarsi un occhio di riguardo grazie al blasone, così anche questa volta c'è stata una vittima illustre.

La degustazione era stata organizzata dall'amico Andrea (agronomo di un importante azienda del bolgherese) presso l'enoteca Nazdravie di Firenze (sede della Delegazione Fisar di Firenze).

I 4 vini in degustazione erano delle annate 2008 e 2007, tutti Bolgheri Rosso Doc, propriamente non i miei vini preferiti.

Questa è stata la mia personalissima classifica che ho scoperto ricalcare la quasi totalità dei giudizi della serata:

1° _ I Luoghi Podere Ritorti Bolgheri Rosso 2007 (80% Cabernet Sauvignon; 20% Cabernet Franc, Merlot e Syrah). Molto piacevole la speziatura dei profumi, tabacco, cuoio, caffè.

2° _ Donne Fittipaldi Bolgheri Rosso 2008 (50% Cabernet Sauvignon, 30% Merlot, 10% Cabernet Franc, 5% Petit Verdot, 5% Sangiovese).

3° _ Az. Biserno Coronato Bolgheri Rosso 2007 (45% Cabernet Sauvignon, 35% Merlot, 15% Cabernet Franc, 5% Petit Verdot).

4° _ Antinori Bruciato Bolgheri Rosso 2008 (50% Cabernet Sauvignon, 30% Merlot, 20%Syrah), penalizzato soprattutto dai tannini a mio avviso abbastanza "verdi".

Caro Andrea, ho come l'impressione che la prossima volta che verremo a trovarti rischiamo di trovare il Marchese con la doppietta ad aspettarci................

giovedì 13 maggio 2010

Cantina Valle Isarco Veltliner 2007

Certe volte vai in cantina a cercare un vino ben preciso e ritrovi nascosto in un angolo un vino che non ricordavi nemmeno di avere; così oggi, visto che il mio raffreddore sembrava allentare la presa, ho stappato un Veltliner della Cantina Valle Isarco, annata 2007.
E' uno degli ultimi superstiti delle spese fatte in Alto Adige la scorsa estate, acquistato in una piccola enoteca nel centro di Merano per 7 euro e 20.

Appena aperto è sembrato abbastanza scarico di profumi al naso, ma molto più generoso di sensazioni retro-olfattive in bocca.
Passata una mezzoretta dall'apertura anche il naso ha avuto la sua parte, mostrando sentori di fiori bianchi, con qualche sensazione agrumata, fermo restando che il meglio di se, a mio avviso, lo mostra in bocca, dove l'acidità lo rende molto fresco, associata con quell'effetto "petillant" tipico di molti vini di montagna.
Il colore nonostante i 3 anni è sempre piuttosto verdolino.

Un buon aperitivo per occasioni informali.

domenica 9 maggio 2010

Degustazione di Barolo con Franco Ziliani


Giovedì scorso ho partecipato ad una serata-degustazione ad Arezzo con Franco Ziliani.
La serata era organizzata dall'Ais di Arezzo ma grazie al mio amico Massimo sono riuscito ad intrufolarmi malgrado la mia storica affiliazione alla Fisar.
Devo ammettere che prima di partire ero un po' scettico perché molto spesso queste serate con i giornalisti si risolvono in monologhi pallosi e sonnolenti: invece Ziliani si è rivelato una persona piacevolissima da ascoltare, preparata, che trasuda passione per il vino dalle sue parole e disponibile (si è soffermato a lungo alla fine della serata a parlare con noi delle cose più svariate).
I vini in degustazione erano stati scelti da Ziliani stesso, 8 Barolo 2005 provenienti dalle zone di La Morra, Castiglione Falletto e Serralunga d'Alba:

Rocche Costamagna Barolo Rocche dell'Annunziata 2005
Aurelio Settimo Barolo Rocche dell'Annunziata 2005
Cavallotto Barolo Bricco Boschis 2005
Ettore Germano Barolo Prapò 2005
Massolino Barolo Parafada 2005
Principiano Barolo Boscareto 2005
Sordo Barolo Rocche di Castiglione 2005
Giovanni Rosso Barolo Serralunga 2005

I primi sette sono espressioni di un unico vigneto, mentre l'ultimo è ottenuto con uve di vari vigneti ma tutti del comune di Serralunga d'Alba. Come potrete immaginare dall'annata proposta i vini erano tutti molti giovani, ma comunque già in grado di mostrare nettamente i caratteri e le sfumature delle varie zone di appartenenza.
Tra tutti i vini proposti il mio preferito è stato il Barolo Parafada di Massolino, che si è distinto grazie al suo naso accattivante dove prevale la liquirizia, accompagnato ad un tannino molto vellutato ben bilanciato da un ottima acidità.
Bilancio della serata: 20 euro spesi molto bene.

Eccoci quà, dopo oltre un anno passato ad aiutare mia moglie con il suo blog (a dire il vero sempre meno con il passare dei mesi) mi imbarco anch'io in questa esperienza di scrittura che potrà durare un giorno come un anno alla soglia dei miei 41 anni.
Ieri sera è nata l'idea del nome da come mia moglie mi ha descritto di ritorno da una degustazione, felicemente tannico, e così mi ritrovo a provare a scrivere di vino senza avere alcun titolo per farlo (almeno in questo però mi sento in ottima compagnia).
L'aggiornamento dei post sarà del tutto casuale, a seconda che abbia o meno qualcosa da dire sui vini che ho bevuto o sulle manifestazioni alle quali ho partecipato, quindi giornaliero .... settimanale .... mensile ...... chi vivrà vedrà.