giovedì 24 giugno 2010

Champagne, che goduria!

Il lunedì è sempre il lunedì.
Poi capita che ci siano dei lunedì più lunedì di altri per molti motivi:

  • Il fine settimana appena passato è stato più simile a gennaio che a giugno.....
  • Al lavoro i fornitori sono sempre più in ritardo......
  • Hai scoperto che McIntyre quest'anno lascerà davvero la Menssana....
Per fortuna ogni tanto qualche degustazione ha il potere di farti sembrare tutto migliore.

Lunedì scorso ho partecipato ad una degustazione di Champagne presso la Delegazione Fisar di Firenze: un Blanc de Blancs, due Blanc de Noirs e una cuvée classica millesimata.

Queste le forze in campo:

Paul Goerg Champagne Blanc de Blancs

Benoit Lahaye Champagne Grand Cru Banc de Noirs Cuvée Prestige (Pinot nero 100%)

J. Charpentier Cuvée Pierre Henry (Pinot Meunier 100%)

André Clouet Millesime 2005


La mia personalissima classifica ha visto in vantaggio la finezza del Blanc de Blancs (lunghissimo), seguita a pochissime lunghezze di distanza dal Millesimato di André Clouet (caratterizzato da un piacevolissimo sentore di pompelmo rosa sotto le caratteristiche note di crosta di pane).

I Blanc de Noirs, seppur molto buoni, li ho trovati più adatti ad accompagnare un pasto piuttosto che alla semplice degustazione.....









martedì 15 giugno 2010

Pfefferer 2008 Colterenzio

Adesso è veramente arrivato il caldo e con questo le cene estive a base soprattutto di cibi freschi preparate da mia moglie, che raggiungeranno il top quando il nostro orticello inizierà a produrre (quest'anno siamo in sensibile ritardo a causa dell'andamento climatico di maggio).

Di conseguenza il consumo di vini rossi è relegato alle rarissime cene a base di piatti più elaborati e si và alla grande con vini bianchi freschi a cui si chiede semplicemente di accompagnare il pasto attenuando la calura.
Ieri sera ho estratto dalla cantina una bottiglia di Pfefferer 2008, un moscato giallo vinificato secco della Cantina Produttori Colterenzio.

Il naso è sicuramente interessante, pieno di frutti bianchi maturi come pesca e nespola; in bocca colpisce subito la sensazione "dolce" che lo rende un vino "eccezionale" per mia moglie (io avrei preferito un pizzico di acidità in più).

Tutto sommato una bevuta piacevole e insolita per 7 euro.

venerdì 11 giugno 2010

La Dolce Vita

Malgrado i 41 anni suonati ancora provo a praticare uno sport a livello agonistico, con l'unico obiettivo di mantenere sotto controllo il girovita.
Il problema è che oltre agli allenamenti ogni tanto ci scappa una cena per cementare lo spogliatoio con il risultato che le (poche) calorie consumate vengono ampiamente rinpinguate.
Qualche giorno fà abbiamo fatto la cena di fine stagione in un locale di Montevarchi (AR) che personalmente non conoscevo, La Dolce Vita.
Il locale si trova in località Villanuzza, dove alcuni anni fà c'era un ristorante (La Villanuzza per l'appunto...) adatto solo ad uno spuntino veloce durante la pausa pranzo.
La sorpresa è stata notevole, una cena a base di pesce molto appetitosa con portate anche a base di crostacei serviti crudi a dimostrazione della freschezza della materia prima, in un ambiente molto carino e confortevole.
La spesa è stata di 44 euro, influenzata sicuramente anche dalle numerose bottiglie di Prosecco con cui abbiamo accompagnato la cena.

PS. Non chiedetemi il nome del Prosecco perchè non me lo ricordo, senza infamia e senza lode ma a queste cene non si può essere troppo esigenti.